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Croissant per una merenda a Parigi (ovunque voi siate)

by Col Cavolo

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Non sono mai stata a Parigi.
Ma viggiuro che i croissant sono proprio quelli che si mangiano sotto la Tour Eiffel.
Lo so con certezza.
E vi lascio la ricetta di venerdì, così stasera arriverete a casa, vi metterete ad impastare per poi togliere l’impasto dal frigo domani mattina, impacchettarlo, tagliarlo, arrotolarlo, infornarlo e.
Et voilà!
Le croissant de Paris.
(non ho mai studiato francese, quindi improvviso.)
Inizierete la dieta lunedì, giusto?
Non come me, che l’avevo iniziata di sabato.
E la palestra di mercoledì.
E la scheda in palestra di venerdì.
Forse mi piace farmi del male, che dite?
In ogni caso, domani parto (e domenica torno).
Mi serve proprio staccare.
Quando il weekend poi costa 14€ a testa con notte e prima colazione, nella Valle del Chiese, in cui con soli 5eurini puoi fare pure un corso sulle erbe e crearti un cosmetico tutto naturale per poi spostarti  in riva al lago per un aperitivo offerto.
Beh siamo a cavallo.
Ma ora segnatevi gli ingredienti.
Mica vorrete andare al bar anche domani (e domenica)!
– la ricetta è di “Un croissant a Parigi“, quindi ve la copio pari-pari –

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Croissant per una merenda a Parigi (ovunque voi siate)

Ingredienti:
500 g di farina 00 (io einkorn q.b.)
2 cucchiaini di sale
30 g di zucchero
10 g di lievito di birra fresco
150 ml di latte tiepido
180 ml d’acqua tiepida
450 g di burro
1 uovo sbattuto per la doratura

Preparazione:
Stemperate il lievito in latte e acqua. Aggiungete lo zucchero e metà della farina.
Unite il resto della farina mescolata con il sale.
Formate una palla e fate riposare in frigorifero avvolta nella pellicola per tutta la notte.
Estraete la pasta dal frigorifero un’ora prima di utilizzarla.
Con il mattarello schiacciate il burro tra due fogli di carta forno per formare un quadrato di 12 cm di lato.
Estraete la pasta dal frigorifero.
Stendetela sul piano di lavoro infarinato ottenendo un rombo. Mettete il burro al centro e ripiegate i quattro angoli del rombo di pasta sul burro.
Date un giro: stendete il “pacchetto” di pasta e burro in un rettangolo di circa 12 x 40 cm.
Piegatelo in tre, girate il panetto di 90°, date un secondo giro: stendete, piegate in tre, girate di di 90°.
Fate riposare la pasta ben avvolta nella pellicola (in modo che non formi la crosta) per 1 ora in frigorifero prima di utilizzarla.
Estraete la pasta dal frigorifero 10 minuti circa prima di iniziare.
Infarinate leggermente il piano di lavoro ed eliminate la farina in eccesso prima di arrotolare i croissant.
Tagliate la pasta in tre e stendete ogni pezzo in una striscia di 12-20 cm di larghezza, in base alla dimensione desiderata dei croissant.
Ricavate dalle strisce di pasta dei triangoli isosceli e praticate una piccola incisione alla base di ogni triangolo.
Arrotolate ogni triangolo iniziando dalla base (la “punta” dei triangoli deve trovarsi sulla parte superiore)
Ripiegate le estremità (le punte dei croissant) verso l’interno, nella direzione del vertice e disponete i croissant su due placche unte con l’olio, quindi dorateli con l’uovo.
Coprite con un po’ di pellicola unta a sua volta e lasciate riposare per 1 ora e 30 – 2 ore in un ambiente abbastanza caldo, al riparo dalle correnti d’aria.
Preriscaldate il forno a 220°C, dorate di nuovo i croissant, senza premere perché sono fragili e infornate per 12-15 minuti circa.
Lasciate raffreddare completamente i croissant prima di servirli o farcirli.

Nota:
Ovviamente sono più buoni appena fatti, ma potrete riscaldarli il giorno successivo e magari tagliarli a metà e farcirli.

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Se rifai qualche mia ricetta, taggala su instagram con @col_ph o #colcavolo

1 commento

Monica 6 Giugno 2014 - 17:03

La bontà dei croissant quando vengono bene è davvero di quelle spaziali. La prima volta che li ho fatti ero ad un corso, ed ero perplessa perchè non ci hanno fatto mettere nessun ripieno. Poi li ho assaggiati ed ho pensato che fossero la cosa più bona del mondo, così, al naturale.
Poi arrivo qui e li rivedo, belli e sicuramente profumatissimi. Brava, bellissimo risultato e quel libretto è nella mia amazon-wislist e ora mi invogli ancor di più a comprarlo 🙂

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