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Pizza con acciughe, cavolfiori arancioni e mozzarella di bufala (e birra)

by Col Cavolo

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Il sabato solitamente è il “giorno pizza”.
Anche chi è a dieta, durante il giorno libero, esce e si fa una bella pizza, no?
Ma la pizza non è la stessa, se non viene accompagnata dalla birra!
Da ex rugbysta, non posso far altro che confermare.
Ho colto al volo l’iniziativa promossa da Assobirra, #pizzaebirraamemipiaci.
Avrete visto questo hashtag sui social, vero?
Vi spiego di cosa si tratta.

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Una ricerca Doxa&AssoBirra ha messo in luce un dato curioso: su 1000 italiani, il 38% degli intervistati, quando mangia la pizza, sceglie di accompagnarla alla birra.
Sia che mangi la pizza fuori casa, sia che chiami il fattorino per farsela consegnare.
Per 6 italiani su 10, l’accoppiata è vincente e, a sorpresa, è apprezzata maggiormente dalle donne, soprattutto tra i 25 e i 34 anni.

Ma allora perchè gira la voce che la birra fa ingrassare?!
Ben il 38% degli italiani pensa che l’abbinamneto pizza&birra gonfi, il 32% crede che faccia ingrassare e il 26% pensa che sia poco digeribile.
In che percentuale vi ritrovate?
In ogni caso sfatiamo qualche mito.

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La birra:
Il pensiero comune è: “la birra è gassata, quindi gonfia”.
In realtà Marco Bolasco (esperto di birra) spiega che, se versata correttamente, la birra è più buona e non gonfia.
Quindi devono esserci due dita di schiuma che rappresentano il filtro naturale della birra.
La schiuma esalta il gusta amaro del luppolo e del malto, inoltre protegge la birra dall’ossidazione rendendola più buona e digeribile.

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La pizza:
Innanzitutto dev’essere a lunga lievitazione, almeno 24 ore, per essere più digeribile.
L’impasto dev’essere elastico per la giusta lievitazione.
Per far sì che non ci appesantisca, bisogna limitare i condimenti e, per non ottenere una pizza acquosa, è meglio utilizzare ingredienti non troppo umidi.
Il segreto della croccantezza è nella lavorazione. La pizza dev’essere spianata dolcemente e con la punta delle dita.
L’ultimo step è quello della cottura: la pizza si deve imbrunire.

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Pizza&birra:
Nicola Sorrentino, medico specialista in scienza dell’alimentazione, sostiene che pizza&birra è un piatto unico completo a base di ingredienti naturali, al contrario del fatto che venga vissuto come un “senso di colpa”, perchè convinti che faccia ingrassare.
Forse non si sa, ma un bicchiere di birra (da 200ml) non supera le 68kcal.
La pizza classica (margherita, marinara, napoletana…) apporta in genere tra le 400 e le 800kcal.
Vedete quindi che non ci allontaniamo dalle kcal di un pasto “classico”?

Ovviamente il segreto principale è: non esagerare!

Tra le tipologie di pizza, la mia preferita è sottilissima, croccante e con poca crosta e poi beh, l’abbinamento con una blanche per me è il top dei top!
Se non avete voglia di uscire a mangiarla, vi lascio la mia ricetta collaudata con la farina di kamut, vedrete che vi stupirà!
Ah, trovate qui un’altra farcitura.

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Pizza con acciughe, cavolfiori arancioni e mozzarella di bufala

Ingredienti:
70g di lievito madre (rinfrescato)
140g di acqua tiepida
1 cucchiaino di miele
210g di farina di Kamut (io q.b. Molino Grassi)
8g di sale
3 cucchiaini di olio evo

per farcire:
250g di passata di pomodoro (io Pizzutello Così com’è)
1 cucchiaio di olio evo
sale
200g di cimette di cavolfiore arancione
6/7 filetti di alici sott’olio
1 mozzarella di bufala

Preparazione:
Il giorno prima sciogliete il lievito madre nell’acqua con il miele.
Aggiungete quindi poca farina alla volta, continuando ad impastare con la planetaria o a mano (io la seconda).
Per ultimi aggiungete il sale e l’olio e lavorate ancora l’impasto per almeno 10 minuti.
Praticate delle pieghe verso il centro dell’impasto, quindi lasciatelo riposare in una ciotola, coperto da pellicola trasparente, in un luogo caldo.
Dopo 1 ora procedete nuovamente con le pieghe, quindi lasciatelo riposare nuovamente 1 ora.
Trasferite l’impasto nel frigorifero e lasciatelo tutta notte.
La mattina seguente togliete l’impasto dal frigorifero e lasciatelo acclimatare.
Dividete in 2 l’impasto e fate lievitare ogni metà fino al raddoppio.
Nel frattempo fate addensare la passata di pomodoro con 1 cucchiaio di olio e un pizzico di sale.
Mettete da parte.
Stendete le due pizze, farcitele con la passata di pomodoro, i filetti di alici a pezzi e infornate per 12 minuti circa a 220° nel forno caldo.
La crosta dovrà solo dorarsi.
Mentre cuoce la pizza, sbollentate le cimette in abbondante acqua bollente salata per 5/6 minuti, quindi scolatele.
Distribuite le cimette sulla pizza, completate con la mozzarella di bufala a tocchetti e un giro di olio a crudo.
Servite subito con una buona birra!

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