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Strucolo di patate viola e gelatina al Merlot con fonduta

by Col Cavolo

IMG_2407Nuovo lunedì, nuovo strudel per l’MTC.
Ma questa volta, invece di farne uno dolce, cotto al forno (te lo sei perso? clicka qui!), ve lo propongo salato e cotto in pentola.
Mia mamma mi ha ricordato che faceva una sottospecie di strudel (anni or sono) cotto in pentola, ma ripieno di ricotta e spinaci.
Lo passava poi in forno a gratinare e via, tutto in pancia!
Io ho optato per un abbinamento vino-formaggio insolito.
Invece di abbinare il vino con il formaggio, li ho trasformati entrambe.
Il primo in una gelatina e il secondo in una fonduta.
E poi per rimanere nelle due gamme cromatiche ho abbinato la fonduta al colore della sfoglia e il ripieno al colore del vino.
Detto ciò vi lascio alla ricetta che, anche se non siete amanti del vino (come la sottoscritta), vi sorprenderà!

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Strucolo di patate viola e gelatina al Merlot con fonduta

Per la pasta (come Mari insegna)
150g di farina 00 (o manitoba)
50g di acqua
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di olio evo
Per il ripieno:
600g patate viola
200g creme fraiche
sale
(gelatina di vino)
200ml vino Merlot
1 cucchiaio di fecola di patate
1 cucchiaio di amido di mais
Per la fonduta
3 cucchiai colmi di burro
1 cucchiaio colmo di farina
250ml di latte
60g di Valtellina Casera DOP
semi di papavero

Preparazione:
Un paio d’ore prima (sarebbe meglio il giorno prima) preparate la gelatina di Merlot.
In un pentolino fate sciogliere la fecola di patate e l’amido di mais nel Merlot mescolando bene per evitare la formazione di grumi.
Mettete il pentolino sul fuoco a fiamma bassa e continuate a mescolare fino a quando il composto si sarà rappreso e si staccherà dalle pareti attaccandosi, invece, al mestolo di legno.
Fate raffreddare, quindi versatelo sulla carta da forno e mettetelo in frigorifero a solidificarsi completamente.
Nel frattempo preparate il purè.
Pelate le patate e mettetele, tagliate grossolanamente, in una pentola coperte di acqua. Portate ad ebollizione e fate cuocere finchè saranno morbide (circa 15 minuti).
Scolate le patate e schiacciatele subito con uno schiacciapatate o una forchetta.
Lasciatele intiepidire.
Aggiungete quindi la creme fraiche amalgamandola bene alle patate per ottenere un composto cremoso e regolate di sale.
Prima di cominciare a stendere la sfoglia mettete a bollire sul fuoco una pentola piena di acqua leggermente salata, abbastanza larga e che possa contenere comodamente lo strudel. Disponete su una spianatoia un tovagliolo o uno strofinaccio pulito di lino o di cotone bianco (possibilmente lavato con sapone neutro e ben sciacquato) e infarinatelo. Prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi tiratelo aiutandovi con un mattarello. In questo caso basterà il mattarello per stendere la sfoglia che non dovrà essere sottile come quella preparata per lo strudel da cuocere al forno. Il risultato finale dovrebbe essere una sfoglia più o meno quadrata di 25 centimetri per lato.
Disponete il ripieno su tutta la superficie della sfoglia lasciando liberi circa due centimetri lungo il bordo.
Per prima cosa mettete il purè ben distribuito, quindi a
ggiungete la gelatina di Merlot (a pezzi) distribuendola in modo uniforme.
Cominciate a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno, se necessario aiutandovi con il tovagliolo, anche se in questo caso non dovrebbe essercene bisogno visto che l’impasto dovrebbe essere un po’ più spesso e consistente. Fate fare un paio di giri, quindi ripiegate anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine. Avvolgete il rotolo così ottenuto nel tovagliolo senza lasciare vuoti e chiudete, con uno spago da cucina, i due lembi esterni; fate due giri di spago anche lungo il rotolo.
Cuocete lo strucolo per 35 minuti.
Quando mancano circa 15 minuti preparate la fonduta.
Mettete sul fuoco un pentolino con il burro e fatelo sciogliere completamente.
Aggiungete quindi la farina a pioggia e mescolate con una frusta per non creare dei grumi.
Versate nel composto il latte freddo e continuate a mescolare. Portate il tutto ad ebollizione e cuocetelo per 5 minuti (continuate a mescolare che fa bene alla muscolatura!).
Aggiungete quindi il Valtellina Casera DOP tagliato a pezzi piccoli piccoli (o grattugiato con una grattugia a fori larghi) e, sempre mescolando, fate cuocere la fonduta per altri 5 minuti, fino a quando risulterà densa. In caso prolungate la cottura di altri 5 minuti.
Servite lo strucolo caldo con la fonduta e una spolverata di semi di papavero.

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Quindi partecipo con questa ricetta all’MTC Challenge n°36 “Lo strüdel”

gli sfidanti

13 commenti

Martina 24 Febbraio 2014 - 16:27

Che piatto affascinante e complesso, da grande chef!

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colkitchenphotos 24 Febbraio 2014 - 16:31

Grazie mille Martina!!
E poi ha un sapore davvero sorprendente!

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Monica 24 Febbraio 2014 - 16:59

Bellissime foto e ricetta intrigante.
Faccio spesso la gelatina di vino bianco per accompagnarla a fritti o formaggi, ma metterla in uno strudel..mai pensato, buona idea! E poi le patate viola, le adoro, soprattutto in chips.
Complimenti!

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colkitchenphotos 24 Febbraio 2014 - 17:06

Grazie Monica!
Anche per esser passata da qui! 🙂

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Valentina 24 Febbraio 2014 - 19:32

Sulle fondute di formaggio sono abbastanza preparata, ma la gelatina di vino è una novità! Che bella ricetta, complimenti!
Ciao!

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colkitchenphotos 24 Febbraio 2014 - 20:18

Grazie mille Valentina!!
Diciamo che è stata una scoperta anche per me!
Mi piace sperimentare e mettermi in gioco 🙂
Un abbraccio

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Irene 25 Febbraio 2014 - 13:16

Una versione davvero chic per una cena nel periodo invernale per scaldare i propri sensi. Bravissima!

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colkitchenphotos 25 Febbraio 2014 - 16:39

Grazie mille Irene!
E grazie anche per esser passata da qui 🙂

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Mari 25 Febbraio 2014 - 19:49

Cara Nicol (e non Valentina :)) innanzitutto grazie per aver provato anche la variante salata. Bellissima ricetta, molto scenografica, davvero piacevole da vedere. I semi di papavero mi piacciono tantissimo, li metterei ovunque, quindi apprezzo molto quel tocco oltre che di croccantezza anche di colore che hanno conferito al piatto. La fonduta è da urlo. Bravissima.
Mari

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colkitchenphotos 26 Febbraio 2014 - 10:09

Questa volta col nome ci siamo 🙂
Grazie a te per aver proposto entrambe le versioni!
Mi piace creare contrasti nel cibo, oltre che cromatici, sensoriali. Per questo motivo ho deciso di aggiungere i semi di papavero.
Che poi (confesso) ho riscaldato la fonduta, rifondendola, per la cena e ho mescolato i semi di papavero alla stessa. Devo dire che ci stanno una meraviglia anche così!
Un abbraccio

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alessandra 25 Febbraio 2014 - 19:51

mi associo all’urlo di Mari (vedo che stiamo arrancando assieme) perchè davvero questa è una ricetta originalissima, oltre che ben presentata e ben calibrata. Una curiosità: ma la glassa di merlot non si scioglie col calore? oppure si scioglie ma si rapprende subito dopo, appena lo strudel si raffredda? perdona le domande, ma questo ripieno mi ha davvero incuriosito. E sul resto, bravissima!

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colkitchenphotos 26 Febbraio 2014 - 10:12

Allora urliamo tutti insieme!!!
La gelatina in realtà si scioglie e poi si rapprende, ma non completamente.
Diventa una sorta di “gelatina cremosa” che, nonostante la cremosità del purè di patate viola, fa contrasto perché ha una consistenza diversa.
Era un esperimento e direi che è riuscito!
Grazie mille, un abbraccio

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alessandra 1 Marzo 2014 - 12:38

ma grazie a te!! questa, la proviamo alla prima occasione!

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