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Cannoncini: al cremoso al cioccolato e alla chantilly all’italiana (al wasabi)

by Col Cavolo

I cannoncini non mancano mai nei vassoi che escono dalle pasticcerie, ma farli in casa è un piacere, soprattutto per la soddisfazione finale

Quando entro in pasticceria per prendere un vassoio di mignon alla domanda “cosa ti metto?” la risposta è sempre “una fila di cannoncini e poi fai tu”.
Perchè la verità è che loro non possono mai mancare. Che siano alla crema o allo zabaione (ma solo se è buono), poco importa. Devono farsi vedere tutti in fila come piccoli e golosi soldatini.

E io, da pignola, decido sempre se una pasticceria merita una seconda visita in base a quei cannoli di sfoglia ripieni di morbida crema.

Per questo me li dedico.
Li dedico a me, che in 27 anni e con una certa stabilità ho deciso di cambiare rotta e mollare tutto, perchè mi mancava qualcosa o, forse, mi mancava tutto.
A me che mi arrabbio per le piccole cose, ma che quando vedo un sorriso non sono in grado di non ricambiarlo.
A me che sono testarda, amara come il cioccolato all’85% che ho usato per i miei cannoncini, che sotto sotto, sono dolce come la chantilly all’italiana, ma che non mollo mai il mio lato pungente, come il wasabi che arriva alla fine, quando ormai dei cannoncini appena mangiati ti rimane solo il ricordo.
Li dedico a me che sto ricominciando tutto daccapo, che ho attorno persone nuove, solari, che cerco di inseguire i miei sogni correndo sempre più veloce per paura che scappino, che mi faccio letteralmente “il culo” per arrivare dove voglio, per gli altri e che ogni tanto abbasso la testa, metto da parte l’orgoglio e abbraccio le cose come vengono.
A me che vivo ogni giornata come viene, che fatico a programmare impegni a lungo termine, ma che quando entra in ballo un viaggio la programmazione è d’obbligo e lì è assolutamente piacevole.
A me che ogni giorno sono affamata di novità, che penso al futuro, ma cerco di rimanere con un piede indietro perchè sì, il futuro fa paura, ma io infilo un dito nella ciotola con la panna montata, me la mangio ad occhi chiusi e sorrido sapendo che così farà sicuramente meno paura.

I miei cannoncini hanno due ripieni ben distinti, ma che cercano di sorprendere e ingannare.
Un ripieno alla chantilly all’italiana arricchito dal wasabi che arriva solo alla fine perchè amo le sorprese e il sapore che lasciano. Questa crema è esattamente così: soffice, leggera e delicata, si sposa bene con la croccantezza della sfoglia, ma una volta mangiato il cannoncino spunta il wasabi che fa comparire un punto di domanda accanto alla testa di chi ha appena terminato il dolcetto e va a bilanciare la dolcezza della chantilly.

Dall’altra parte il cremoso al cioccolato ha una nota di basilico, poco accentuato, ma sufficiente a cambiarne il sapore. Non ricordo esattamente il primo dolce in cui ho trovato questo abbinamento (ormai diventato un classicone), ma mi ricordo di essermene innamorata.

La ricetta dei cannoncini di sfoglia arriva da Francesca (che ha vinto l’MTC67) e no, non potevo scegliere una ricetta diversa per ripartire da zero con l’MTC.

cannoncini - la sfoglia cannoncini - prima dell'infornata cannoncini - le creme cannoncini

Con questa ricetta partecipo all’MTC68 “Il cannolo”

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10 commenti

tizi 23 Ottobre 2017 - 16:26

wow! lo sai che ho appena preso i cilindri per i cannoncini? ho una dose di pasta sfoglia fatta in casa in congelatore e non ho il coraggio di provare… mi venissero belli la metà dei tuoi sarei già soddisfatta, guarda! complimenti davvero, i tuoi sono perfetti nella forma e originalissimi grazie ai sapori che hai usato nelle creme… hai fatto un lavoro spettacolare!
un abbraccio e buona settimana 🙂

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Col Cavolo 23 Ottobre 2017 - 16:35

Allora è destino: devi farli!
Guarda, l’importante è accavallare gli strati e “fissarli” con una piccola spennellata di uovo solo nel punto in cui si incontrano così non rischi che si aprano, ma nemmeno che si incollino ai cilindri 🙂
Grazie mille e fammi sapere se li provi!
Un abbraccio e buona settimana a te 🙂

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gluci77 23 Ottobre 2017 - 18:15

Tu sei unica e speciale ! Ti voglio bene ❤️

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Col Cavolo 24 Ottobre 2017 - 15:38

Ma tesoro grazie! ti voglio bene anche io ❤️

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Ross 24 Ottobre 2017 - 12:56

Pensavo di non rifarli a breve i cannoncini ma il cremoso al wasabi lo devo provare assolutamente.

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Col Cavolo 24 Ottobre 2017 - 15:38

Oh sì, Ross!
Devi proprio provarlo!!

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Monica 24 Ottobre 2017 - 18:06

Amo.
Amo te e lo sai, in tutte le tue sfaccettature, e sai quanta fatica faccia il mio essere orso a dire certe cose.
Tu sei speciale, ti meriti di volare verso un futuro fresco e limpido, di non dover cercare appigli perché sei forte e capace di scalare la vita da sola, guardi avanti, punti ai tuoi obiettivi e rimani ferma sulle tue decisioni. Traballi, come tutti, ma poi guardi quel che ti aspetta, vedi una luce e la insegui, le corri incontro con gli occhi pieni di speranza e prendi tutto quello che ti deve dare. E le dai tutto.
Non mi piacciono i cannoli, tu sai, ma quei ripieni, quegli abbinamenti e poi quella sfoglia cicciottosa.
Saresti l’unica che potrebbe farmi cambiare idea sulla sfoglia nei dolci. Del resto sei TU <3

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Col Cavolo 25 Ottobre 2017 - 13:37

E adesso che ti rispondo ad un commento così?
Leggo e rileggo e tengo strette tutte le parole, perchè sì se un po’ un orso, ma ti voglio bene per quello che sei amica mia <3
E grazie sempre, per esserci, spronarmi e supportarci (e sopportarci) a vicenda.

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Francesca Lanuova 25 Ottobre 2017 - 22:18

Nicol c’è nel ritratto che fai di questa ragazza sensibile e tenace, sognatrice ma forte, affamata di vita e di verità una promessa di fedeltà che fai a te stessa. C’è anche un qualcosa della me di qualche anno fa ma è altra storia
Sai fare fotografie bellissime, sai preparare splendidi cannoli di sfoglia, sai giocare con i gusti, ti piace rischiare,anche in cucina, ma lo fai mantenendo i piedi ben saldi nella terra, cioè in quelle capacità tecniche che dimostri di avere. E poi il modo in cui hai motivato ogni scelta fatta dimostra quanto questa ricetta sia tua.

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alessandra 29 Ottobre 2017 - 4:17

Avere il coraggio di cambiare è il dono che auguro alle mie amiche più care. Io rivoluziono la mia vita ogni dieci anni (cambio attorno al 9, ci ho fatto caso con il trasferimento a Singapore, a 49 anni) ed è meglio che una settimana in SPA, anche se poi quella ci vorrebbe, per ritemprarsi dalle fatiche di mandare tutto a monte e ricostruire ogni volta. Ma capisco perfettamente il significato del tuo post e non posso che incoraggiarti a credere in te stessa e nelle tue scelte. Anche quando sarai l’unica a difenderle. Se poi fra queste ci includiamo il ritorno all’MTC, sono ancora più felice .)

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